(2023) INDICATORE AMBIENTALE: SCARICHI IDRICI
INDICATORE | OBIETTIVO | DPSIR | STATO ATTUALE | TREND |
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SCARICHI IDRICI |
Conoscere la localizzazione degli impianti di depurazione regionali, il numero degli impianti controllati, il numero di controlli non conformi | p |
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ANNO / AGGIORNAMENTO SCHEDA | 2023 - 31 OTTOBRE 2023 |
Legenda:
DPSIR: | D - Determinante | P - Pressione | S - Stato | I - Impatto ! R - Risposta
Stato attuale: | Positivo | Intermedio o incerto | Negativo
Trend: | In miglioramento | Stabile o incerto | In peggioramento
Sigle utilizzate: COP -> Capacità Organica di Progetto | AE -> Abitanti Equivalenti |
EGATO -> Enti di Governo degli Ambiti Territoriali Ottimali (ex AATO ->Autorità di Ambito Territoriale Ottimale) |
CARATTERISTICHE DELL'INDICATORE (METADATI) |
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Descrizione |
L’indicatore fornisce il numero e la percentuale degli impianti di depurazione di acque reflue urbane regionali controllati da ARPAM nell’anno 2021, con COP ≥ 200 AE. |
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Definizioni |
La potenzialità degli impianti di depurazione è riportata come Capacità Organica di Progetto (COP) che descrive la quantità organica che ogni impianto è potenzialmente in grado di trattare. L’unità di misura è l’Abitante Equivalente (AE), che è convenzionalmente definito come la quantità di carico inquinante biodegradabile prodotto ed immesso in fognatura da un abitante stabilmente residente nel centro urbano nell'arco della giornata. |
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Riferimento normativo |
La Direttiva 91/271/CEE riguardante la raccolta, il trattamento e lo scarico delle acque reflue urbane, nonché il trattamento e lo scarico delle acque reflue originate da taluni settori industriali, è stata recepita dalla normativa italiana con il D. Lgs. n. 152/2006. A livello regionale la disciplina è regolamentata dalle Norme Tecniche di Attuazione, inserite nel Piano di Tutela delle Acque 2010 (delibera DACR n.145 del 26/01/2010). Il D. Lgs. n. 152/2006 fissa, alla tabella 1 dell’Allegato 5, parte terza, i limiti di emissione per le acque reflue urbane, distinti per potenzialità d’impianto, espressi sia in percentuale di riduzione che in concentrazione. Nel caso di scarichi in aree sensibili deve essere applicata anche la tabella 2 dell’Allegato 5. Per gli impianti di capacità inferiore a 2000 AE i limiti di riferimento sono quelli indicati alla tabella 3 dell’Allegato 5. Nel caso di impianti di depurazione che convogliano scarichi di acque reflue industriali, devono essere anche rispettati i valori limite della tabella 3 dell’Allegato 5, per quei parametri riconducibili agli scarichi industriali. Il D. Lgs. n. 152/2006, sempre nell’Allegato 5, riporta le frequenze con cui si devono effettuare i controlli sugli scarichi di acque reflue urbane da parte dell’Autorità Competente e gli autocontrolli da parte dell’Ente gestore. |
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Obiettivi normativi | La normativa di settore persegue i seguenti ambiziosi obiettivi: prevenire e ridurre l'inquinamento delle acque ed attuare il risanamento dei corpi idrici inquinanti; - conseguire il miglioramento dello stato delle acque e la protezione di quelle destinate a particolari usi; - mantenere la capacità naturale di autodepurazione dei corpi idrici nonché la loro capacità di sostenere comunità animali e vegetali ampie e ben diversificate; - concorrere a perseguire usi sostenibili e durevoli delle risorse idriche, con priorità per quelle potabili. | |
Fonte dati | ARPA Marche | |
Unità di misura | Numero, percentuale, abitante equivalente |
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Unità elementare di rilevazione | Punto di scarico | |
Livello_minimo_geografico |
Provincia | |
Copertura geografica | Regione Marche | |
Periodicità rilevamento indicatore |
Quindicinale/mensile/annuale | |
Copertura temporale | 2018 - 2022 |
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Ultimo aggiornamento indicatore | Ottobre 2023 | |
Prossimo aggiornamento indicatore | Ottobre 2024 |
MAPPA CATASTO DEGLI IMPIANTI DI DEPURAZIONE REGIONALI CON POTENZIALITÀ ≥ 200 A.E. | ||
Gli impianti di depurazione sono sistemi specificamente destinati al trattamento delle acque reflue, cioè al processo che porta alla decontaminazione delle acque provenienti da scarichi civili ed industriali. La depurazione delle acque reflue è un processo che si compone di diverse fasi, con l’obiettivo di eliminare i contaminanti inorganici e organici presenti nelle stesse. Gli impianti di depurazione vengono solitamente gestiti da aziende pubbliche o private che hanno come compito quello di garantirne il corretto funzionamento.
Le attribuzioni relative all’organizzazione del servizio idrico integrato, alla scelta della forma di gestione, alla determinazione e alla modulazione delle tariffe all'utenza, all’affidamento della gestione e al relativo controllo, sono in capo agli Enti di Governo degli Ambiti Territoriali Ottimali (EGATO) individuati dalla legislazione regionale. Di seguito è riportata la mappa degli impianti di depurazione con potenzialità ≥ 200 AE presenti sul territorio regionale, con la ripartizione per Provincia e per fascia di potenzialità, di cui è possibile effettuare il download. |
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Depuratori nella regione Marche (clicca per ingrandire) |
Mappa interattiva degli impianti di depurazione regionali |
ATTIVITÀ DELL’ARPAM E ANALISI DEI DATI SUI CONTROLLI ESEGUITI NELL’ANNO 2022 | ||||||
L’Agenzia tra le sue attività istituzionali effettua i controlli agli scarichi dei depuratori di acque reflue urbane per conto delle Autorità Competenti, secondo le indicazioni della normativa in termini di frequenze dei controlli e parametri da ricercare. In particolare ARPAM valuta la conformità degli impianti di depurazione rispetto ai limiti imposti dalla legge ed a questo scopo i tecnici dell’Agenzia effettuano dei sopralluoghi presso gli impianti, durante i quali prelevano campioni delle acque in uscita, per verificare il corretto funzionamento delle varie fasi del processo di depurazione. Nell’anno 2022 sono stati effettuati controlli su un totale di 281 impianti di depurazione, corrispondenti all'88,36% degli impianti presenti sul territorio regionale con COP ≥ 200 AE, per un totale di 889 controlli. I grafici seguenti illustrano i dati relativi ai controlli condotti da ARPAM nell’anno 2022. In particolare sono evidenziati il numero di impianti di depurazione controllati, suddivisi per categorie di potenzialità, ed il numero di non conformità rilevate dalle analisi condotte sui campioni prelevati. Nell’anno 2022 tutti gli impianti di potenzialità compresa fra 2000 e 9999 AE e superiori a 50000 AE sono stati controllati; per gli impianti di potenzialità compresa tra 200 e 1999 AE la percentuale di impianti sottoposti a controllo è stata dell'83% e per quelli di potenzialità compresa fra 10000 e 49999 AE i controlli hanno coinvolto il 95,45% degli impianti. Gli impianti di capacità inferiore a 2000 AE vengono controllati con frequenze più basse e diverse a seconda degli accordi presi dall’Agenzia con le Autorità Competenti. |
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% impianti controllati per fascia di potenzialità (COP) - anno 2022 | ||||||
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I controlli sugli impianti di depurazione risultati non conformi nell’anno 2022 si riferiscono ad una percentuale molto bassa rispetto a quelli complessivamente effettuati (3%). Le percentuali di non conformità nelle diverse categorie di potenzialità variano tra 1% e 5%. |
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% controlli conformi e non conformi per fascia di potenzialità (COP) - anno 2022 | ||||||
ANDAMENTO TEMPORALE (TREND) 2018 - 2022 |
Analizzando l’andamento temporale dal 2018 al 2022, le percentuali di impianti controllati nelle diverse fasce di potenzialità si mantengono elevate; nell'anno 2022 è stato controllato il 100% degli impianti. |
% annuale di impianti sottoposti a controllo per potenzialità |
Analizzando l’andamento temporale dal 2018 al 2022, i controlli risultati non conformi si riferiscono ad una percentuale molto bassa rispetto al numero dei controlli complessivamente effettuati. Non si evincono sostanziali differenze nel corso degli anni, seppur evidenziando un trend leggermente negativo. |
andamento % controlli conformi e non conformi |
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