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Biodiversità

 

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Photo credits --> Photo 4: Fungus Guy, own work, Fragrant white water-lily flower, cropped, CC BY-SA 3.0, via Wikipedia
                         Photo 6: AI generated,
Water droplet on canna lily flower backgrounds outdoors, cropped, via Rawpixel (Free for Personal and Business use)



La biodiversità rappresenta la ricchezza e la varietà di tutte le forme di vita presenti sulla Terra, dai più piccoli organismi microscopici fino agli imponenti alberi delle foreste pluviali. Questa diversità è fondamentale per il funzionamento degli ecosistemi, garantendo la stabilità degli habitat.

Proteggere e preservare la biodiversità è cruciale per garantire un pianeta sano e sostenibile per le generazioni future.

In questa pagina:

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La diversità biologica è descritta dalla Convenzione sulla diversità biologica (CBD) come la varietà di tutte le forme di vita presenti negli ambienti acquatici, terrestri e marini, nonché negli ecosistemi complessi in cui si trovano. Le relazioni funzionali che si sviluppano tra gli esseri viventi e l'ambiente fisico sono fondamentali per la caratterizzazione e la resilienza degli ecosistemi, nonché per il mantenimento del loro stato di conservazione e per la fornitura di servizi vitali per l'ecosistema.

Oggi molte specie e habitat sono minacciati a causa delle influenze umane; diviene pertanto necessario e urgente adottare misure di protezione per fermare questa perdita irreversibile, i cui impatti sull'ecosistema nel complesso possono essere imprevedibili.
La biodiversità è dunque un argomento interdisciplinare che coinvolge più settori (come la salute, il sociale e l'economia) e soltanto una solida base di conoscenze scientifiche può fornire efficaci strumenti per fermarne la perdita e promuovere il ripristino degli ecosistemi.


 
 


La Strategia dell'Unione Europea costituisce lo strumento principale per contrastare la perdita di biodiversità e promuovere un rapporto equilibrato e vantaggioso tra l'uomo e la natura. Serve anche a coordinare gli obiettivi nazionali con gli impegni e i target internazionali attraverso due strumenti chiave: la Strategia Nazionale per la Biodiversità - cioè il mezzo attraverso cui l'Italia intende contribuire all'obiettivo internazionale di ripristinare entro il 2050 tutti gli ecosistemi del pianeta in modo che siano resilienti, protetti e rigenerati - e il l Kunming-Montreal Global Biodiversity Framework, adottato dalla comunità internazionale in occasione della 15riunione della Conferenza delle Parti della Convenzione ONU per la Biodiversità (COP15) che si è tenuta a Montreal dal 7 al 19 dicembre 2022.

Basandosi sui risultati della precedente Strategia Nazionale per la Biodiversità 2020, sulle indicazioni del Quarto Rapporto sullo Stato del Capitale Naturale e in sintonia con gli obiettivi ambiziosi della nuova Strategia Europea per la Biodiversità, la nuova Strategia Nazionale identifica una serie di obiettivi specifici che traducono a livello nazionale le priorità europee e gli impegni internazionali, focalizzati su vari settori come le Aree Protette, l'Agricoltura, le Foreste, le Acque interne e il Mare. Per ciascun obiettivo vengono delineate azioni specifiche e indicatori appositamente sviluppati per monitorare il loro raggiungimento.
Per raggiungere gli obiettivi di conservazione della biodiversità e il ripristino funzionale e strutturale degli ecosistemi, è essenziale integrare tali obiettivi nelle politiche agricole, in stretta collaborazione con la Strategia Farm to Fork, così come nelle politiche forestali, della pesca, di adattamento al cambiamento climatico, di sviluppo sostenibile ed economia circolare, oltre che nella pianificazione del territorio.
Queste sfide richiedono un forte coinvolgimento e una governance con un ampio respiro multidisciplinare, che promuova e sostenga la forte collaborazione tra i decisori politici, le amministrazioni centrali e regionali, il supporto della comunità scientifica e il coinvolgimento di tutti gli attori interessati.


 

 
 
 
 

Il concetto della Carta della Natura ha origine dalla Legge quadro sulle aree protette, promulgata nel 1991, che stabilisce come obiettivo primario la creazione di uno strumento informativo che identifichi lo stato dell'ambiente naturale in Italia, mettendo in luce i suoi valori naturali e le vulnerabilità territoriali.

Nell'ambito della legge, la Carta della Natura si configura come un sistema organizzato per raccogliere, analizzare e studiare informazioni ecologico-ambientali, con l'obiettivo di renderle accessibili a vari livelli decisionali nel paese. Inizialmente concepita per individuare e delimitare le Aree Protette, la Carta della Natura è oggi impiegata in una vasta gamma di settori, tra cui pianificazione, valutazioni ambientali, definizione di reti ecologiche, reporting ambientale e analisi dei cambiamenti territoriali.

Lo strumento rappresenta un significativo progresso in quanto può essere utilizzato in diversi ambiti, dalla pianificazione urbanistica alle valutazioni ambientali, dalla creazione di reti ecologiche al monitoraggio ambientale e all'analisi dei mutamenti climatici. La sua elaborazione avviene attraverso due fasi principali: il Rilievo Cartografico, che permette di rappresentare gli ecosistemi e gli habitat terrestri italiani su scala nazionale, e la Valutazione ecologico-ambientale, che identifica le aree di maggiore pregio naturale e quelle a rischio di degrado utilizzando specifici indicatori di Valore Ecologico.


 

 
 
 
 
CARTA DELLA NATURA

La regione Marche, presente nei primi studi per la realizzazione del Sistema Carta della Natura per le sole zone dei territori montani appenninici, ha visto il completamento della Carta della Natura della regione Marche nel maggio 2022.
La cartografia è disponibile on-line nel visualizzatore cartografico e le informazioni tabellari associate sono consultabili dal visualizzatore cliccando sulle mappe o direttamente nel Geoportale di Carta della Natura.

NATURA 2000

Il termine "Natura 2000" è stato adottato dal Consiglio dei Ministri dell’Unione Europea per identificare un sistema organizzato di aree finalizzato alla preservazione della diversità biologica all'interno del territorio dell'Unione Europea. La formazione di questa rete di Zone Speciali di Conservazione (ZSC) e Zone di Protezione Speciale (ZPS) - costituita in base alle specifiche direttive note come direttiva "Habitat" e direttiva sugli "Uccelli"- risponde a un preciso impegno comunitario stabilito nell'ambito della Convenzione delle Nazioni Unite sulla diversità biologica. 

Nelle Marche sono presenti 28 ZPS e 76 SIC (Siti di importanza comunitaria, attualmente in fase di trasformazione in ZSC). Complessivamente Rete Natura 2000 si estende per 142.700 ha, corrispondenti a oltre il 15 % della superficie regionale.


 

 
 
 
 

DIRETTIVA QUADRO ACQUE

Nell’ambito delle attività di monitoraggio dei corpi idrici fluviali, lacustri e marini in base alla Direttiva Quadro sulle acque, ARPAM provvede alla valutazione degli elementi di qualità biologici (EQB) utili alla classificazione dello stato ecologico.
Lo studio degli elementi di qualità biologica contribuisce inoltre a definire l’attribuzione dello stato di qualità del corpo idrico, così come di fornire indicazioni sulla ricchezza ed evoluzione degli elementi indagati in termini di diversità e abbondanza, e quindi di biodiversità.

Dati e informazioni sono disponibili alla sezione "Temi ambientali - Acqua" di questo sito.


MARINE STRATEGY

Dal 2014 ARPA Marche è impegnata nel monitoraggio istituito ai sensi della direttiva Direttiva quadro 2008/56/CE sulla strategia per l’ambiente marino, successivamente recepita in Italia con il D.Lgs. n. 190 del 13 ottobre 2010.
In particolare, oltre alle determinazioni chimiche e fisiche e biologiche, l'Agenzia è impegnata nella rilevazione delle microplastiche, dei rifiuti flottanti e dei rifiuti spiaggiati, nel censimento di esemplari di delfini o di organismi gelatinosi e nella determinazione della presenza di specie aliene, identificate come una delle cause principali di minaccia alla biodiversità.

Visita la pagina "Strategia Marina".


RR-TEM Biodiversità

Le Reti tematiche SNPA sono strutture di settore costituenti l’area tecnica permanente di presidio delle conoscenze del Sistema.
ARPAM partecipa alla Rete dei Referenti tematici per la Biodiversità  (RR-TEM 25), che ha funzione di supporto tecnico scientifico al Ministero dell’Ambiente.

 



 
 
LINK ISTITUZIONALI DI APPROFONDIMENTO (esterni al sito ARPAM):
 

 

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