Conoscere lo stato della qualità dell'aria attraverso i dati di concentrazione di Ozono, i valori obiettivo per la protezione della salute umana e della vegetazione, i superamenti delle soglie di informazione e di allarme previste dalla normativa.
SR
ANNO / AGG.TO SCHEDA
LUGLIO 2024
Legenda: DPSIR: | D - Determinante | P - Pressione | S - Stato | I - Impatto ! R - Risposta Stato attuale: | Positivo | Intermedio o incerto | Negativo Trend: | In miglioramento | Stabile o incerto | In peggioramento Sigle utilizzate: RRQA --> Rete Regionale Rilevamento Qualità dell'Aria | O3 --> Ozono
CARATTERISTICHE DELL'INDICATORE (METADATI)
Descrizione
L'indicatore fornisce gli elaborati dei valori di concentrazione dell’ Ozono rilevato presso le centraline afferenti alla Rete Regionale Qualità dell’Aria della Regione Marche negli ultimi cinque anni, dal 2019 al 2023 compreso. I report dei dati forniti sono confrontati con i limiti normativi previsti.
Riferimento normativo
Il Dlgs 155/2010 che recepisce la direttiva europea 2008/50/CE e istituisce il quadro normativo unitario nazionale in materia di valutazione e gestione della qualità dell’aria ambiente. L’art. 1 attribuisce alle Regioni il compito di gestione delle reti di monitoraggio della qualità dell’aria e su delega delle stesse alle Agenzie regionali per la protezione dell’ambiente. Il D.Lgs. 250/2012 che modifica ed integra il precedente Decreto. Il DM 30 marzo 2017 che individua le procedure di garanzia di qualità da applicare per verificare il rispetto della qualità delle misure dell’aria ambiente nelle stazioni di misurazione previste nei programmi di valutazione regionali di cui all’art. 5 del Dlgs. 155/2010. La DGRM n. 25 del 21/01/2013 con la quale si approva la rete regionale di monitoraggio dell’aria ambiente e si delega l’ARPA Marche alla gestione della RRQA.
Obiettivi normativi
Documentare il rispetto ovvero il superamento degli standard di qualità dell’aria nel territorio; individuare la dinamica dell’inquinamento e dei periodi critici nonché fornire elementi per individuare le cause che li determinano; fornire uno strumento per la migliore gestione del territorio riguardo gli aspetti dell’inquinamento atmosferico.
Fonte dati
Rete Regionale della Qualità dell'Aria (R.R.Q.A.) ARPAM
Unità di misura
Microgrammi/metrocubo; Numero superamenti dei limiti fissati dalla normativa per l'Ozono, della soglia di informazione e di allarme; valori obiettivo per la protezione della salute umana e della vegetazione
Unità elementare di rilevazione
Stazione di monitoraggio
Livello_minimo_geografico
Comune; Quartiere
Copertura geografica
Regione Marche
Periodicità rilevamento indicatore
Continua, oraria, giornaliera
Copertura temporale
2019 - 2023
Ultimo aggiornamento indicatore
24/07/2024
Prossimo aggiornamento indicatore
Luglio 2025
GESTIONE DELLA R.R.Q.A.
LA QUALITÀ DELL'ARIA E COME GESTIAMO LA RETE REGIONALE DI RILEVAMENTO
L’ozono troposferico è un inquinante secondario tipicamente estivo e si forma nella bassa atmosfera a seguito di reazioni fotochimiche che interessano inquinanti precursori prodotti per lo più da processi antropici quali gli ossidi d'azoto (NOx) e i composti organici volatili (COV); a causa della sua natura l’ozono raggiunge i suoi valori massimi nel periodo estivo e nelle ore più calde e assolate della giornata dove tali reazioni sono favorite. L’attenzione prestata all’ozono è dovuta al fatto che esso può causare seri problemi alla salute dell’uomo e all’ecosistema, nonché all’agricoltura e ai beni materiali. L'ozono è un gas presente naturalmente nella stratosfera (dai 15 a 60 Km di altezza) dove costituisce un'importante fascia protettiva, schermando la radiazione ultravioletta proveniente dal sole, nociva per gli esseri viventi. Al contrario, negli strati più bassi dell'atmosfera, esso è da ritenersi una sostanza inquinante dannosa per l'uomo e per l'ambiente. L'ozono non è un inquinate primario, ossia non viene emesso direttamente in atmosfera da fonti antropiche, ma è un inquinante secondario, di origine fotochimica, che si forma quando la radiazione solare reagisce con inquinanti già presenti nell'aria, detti "precursori dell'ozono" (tipicamente ossidi di azoto e composti organici volatili), in presenza di forte irraggiamento solare, di elevate temperature e di alta pressione. Ecco perché in estate, quando la radiazione è maggiore e l'energia a disposizione per favorire l'ossidazione è superiore, l'inquinamento da ozono è estremamente più elevato rispetto ai restanti mesi dell'anno. Nelle ore notturne (cioè in assenza di sole) questo inquinante viene distrutto dagli stessi agenti inquinanti che ne hanno promosso la formazione nelle ore diurne. Gli impatti principali dell’inquinamento da ozono sono a carico della salute umana. Il bersaglio prevalente dell' O3 è l'apparato respiratorio. Gli effetti possono essere acuti (a breve termine) con diminuzione della funzionalità respiratoria, e croniche (a lungo termine). Le elevate concentrazioni estive di ozono danneggiano visibilmente le piante e la vegetazione, soprattutto le latifoglie, i cespugli e le colture. Una prolungata esposizione all’ozono può provocare diminuzione della crescita della vegetazione e può incidere sulla vitalità delle piante sensibili. Le concentrazioni di ozono sono nettamente più elevate nelle ore pomeridiane dei mesi estivi, anche se variano molto in funzione delle condizioni meteorologiche, e spesso i livelli maggiori si misurano in corrispondenza di zone rurali distanti dalle fonti di inquinamento. L’indicatore si basa sui dati di concentrazione di ozono in atmosfera, misurati nelle stazioni di monitoraggio distribuite sul territorio della Regione Marche. Sono stati calcolati parametri per un confronto con i valori soglia di informazione e di allarme, con i valori obiettivo a lungo termine per la protezione della salute umana e della vegetazione stabiliti dalla normativa di riferimento (D.Lgs.155/2010). I superamenti previsti per la protezione della salute umana e i parametri statistici sono stati calcolati per tutte le stazioni urbane, suburbane, rurali e rurali di fondo seguendo i criteri di ubicazione su macroscala previsti dall’Allegato VIII del D.Lgs.155/2010.
Le soglie e i valori di riferimento sono riepilogati nella tabella seguente:
La tabella mostra diversi indicatori ambientali legati all'ozono, stabiliti dal Dlgs. 155/2010. Per il breve periodo si definiscono 2 soglie di concentrazione:
la "soglia di informazione", pari a 180 µg/m3di ozono misurato in aria come media oraria, riveste una particolare importanza in quanto definisce il "livello oltre il quale sussiste un rischio per la salute umana in caso di esposizione di breve durata per alcuni gruppi particolarmente sensibili della popolazione nel suo complesso e il cui raggiungimento impone di assicurare informazioni adeguate e tempestive" (articolo 2, comma 1, lettera o del Dlgs.155/2010).
la "soglia di allarme" pari a 240 µg/m3di ozono misurato in aria come media oraria, "livello oltre il quale sussiste un rischio per la salute umana in caso di esposizione di breve durata per la popolazione nel suo complesso e il cui raggiungimento impone di adottare provvedimenti immediati" (articolo 2, comma 1, lettera n del d.lgs. 155/2010).
La verifica del rispetto dell’obiettivo a lungo termine per la protezione della vegetazione (AOT40v) è stata effettuata per le stazioni suburbane, rurali e rurali di fondo; i valori riportati si riferiscono a serie di dati con copertura minima del 90% nel periodo di tempo definito per il calcolo dell'AOT40 (maggio-luglio, dalle 8 alle 20).
OZONO (O3) - MAPPA E CARATTERISTICHE DELLE CENTRALINE FISSE DELLA REGIONE
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(*) Laboratorio Mobile attrezzato come stazione fissa attivo dal 27/04/2018 (**) Analizzatore dismesso a Novembre 2019 (***) Dati dell’anno 2019 disponibili dal 10 Febbraio
OZONO (O3) - OBIETTIVI PER LA PROTEZIONE DELLA SALUTE UMANA - Anno 2023
VALORE OBIETTIVO: N° GIORNI DI SUPERAMENTO DEL VALORE SOGLIA DI 120 µg/m3
Superamenti per anno civile in giorni (non più di 25 giorni all'anno come media su tre anni). Valori calcolati sulla media del triennio 2021-2023.
DETTAGLIO N° GIORNI SUPERAMENTI RILEVATI NEL QUINQUENNIO 2019-2023 E RAFFRONTO CON LA MEDIA DEL TRIENNIO 2021-2023
Superamenti per anno civile in giorni nel quinquennio.
L’andamento delle concentrazioni di ozono nel corso degli anni mostra superamenti dell’obiettivo a lungo termine per la protezione della salute umana. Nelle aree rurali e di montagna l'ozono tende ad accumularsi e le medie annuali risultano più elevate rispetto ai siti ubicati in area urbana dove tale inquinante viene distrutto nelle ore notturne (cioè in assenza di sole) dagli stessi agenti inquinanti che ne hanno promosso la formazione nelle ore diurne.
SUPERAMENTI SOGLIA DI INFORMAZIONE (180 µg/m3) E SOGLIA DI ALLARME (>240 µg/m3) NEL QUINQUENNIO 2019-2023
O3 - VALORE OBIETTIVO (VO) PER LA PROTEZIONE DELLA VEGETAZIONE
Il valore obiettivo fissato dalle norme è pari a 18.000 µg/m3*h, calcolato come media dei 5 anni.
(*) Valore corretto rispetto al numero di valori orari misurati, secondo le indicazioni dell’Allegato VII D.lgs. 155/2010.
COSA È L'OZONO, QUALI SONO GLI EFFETTI SULLA SALUTE E COME DIFENDERSI: UNA INFOGRAFICA DA SCARICARE
ARGOMENTI CORRELATI
Per approfondimenti e ulteriori notizie, è possibile consultare queste pagine del sito ARPAM: Rete Regionale della Qualità dell'Aria (mappe, grafici, riepiloghi dei dati rilevati dal monitoraggio continuo; aggiornamento quotidiano) Bollettino giornaliero Ozono (dal 1 giugno al 31 agosto)