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Particolato atmosferico e SARS-CoV-2: un articolo del SEA sulla rivista Environmental Research

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[Giugno 2022]
Il particolato (PM) può svolgere un ruolo nella distribuzione differenziale e nelle velocità di trasmissione di SARS-CoV-2. Per la sorveglianza della salute pubblica, l'identificazione dei fattori che influenzano le dinamiche di trasmissione riguardanti la componente endemica e quella epidemica dell'infezione può rivelarsi fondamentale per l'individuazione e la conseguente attuazione di idonee strategie di intervento.
 
A questo riguardo, il Servizio Epidemiologia Ambientale dell'ARPAM ha condotto - in collaborazione con l'Istituto Superiore di Sanità, l'Università Politecnica delle Marche,  ASUR Marche, ARPAE Emilia Romagna e il Centro Regionale Qualità dell'Aria della stessa ARPAM - uno studio per valutare l'effetto dell'esposizione residenziale a lungo termine al PM10 sull'incidenza di SARS-CoV-2 e sulla sua dinamica di diffusione nelle Marche (Italia centrale) durante la prima ondata della pandemia di COVID-19 (febbraio-maggio 2020), utilizzando il modello di regressione spazio-temporale endemico-epidemico per dati a livello individuale.
 
Metodologia e risultati dello studio hanno formato oggetto di un articolo scientifico ora pubblicato sulla prestigiosa rivista "Environmental Research", specializzata nella pubblicazione di interventi di alta qualità sulle questioni antropiche di rilevanza e applicabilità globale in un'ampia gamma di discipline ambientali.
 
 

LEGGI L'ABSTRACT:

 

 



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