05.05.2022 RIFIUTI URBANI E RACCOLTA DIFFERENZIATA NELLE MARCHE NEL 2021
DOPO LA PANDEMIA TORNA A CRESCERE IL VOLUME TOTALE DEI CONFERIMENTI.
ANCORA UN PASSO IN AVANTI NELLA DIFFERENZIATA CHE RAGGIUNGE IL 72,20%.
La Sezione Regionale del Catasto Rifiuti dell’ARPAM ha elaborato i dati memorizzati dai comuni sul portale O.R.So. (Osservatorio Rifiuti Sovraregionale) ed ha presentato alla Regione i risultati ottenuti dai Comuni marchigiani nell’anno 2021.
Torna a crescere, dopo il decremento registrato nel 2020, prevalentemente dovuto agli effetti del lockdown e in generale delle restrizioni dovute alla pandemia da SARS-COV19, il volume totale dei rifiuti prodotti nelle Marche, che, pur rimanendo nettamente inferiore a quello del 2019 (792.644 tonnellate), nel 2021 raggiunge le 776.770 tonnellate registrando un + 2,74% sull’anno precedente.
Cresce analogamente il dato dei rifiuti pro-capite, che con 518 kg/anno torna quasi ai livelli del 2019 (520 kg) e segna un + 3,67% rispetto al 2020 (499 kg).
Ottime, ancora una volta, le notizie che riguardano la raccolta differenziata, che conferma il trend positivo sempre registrato segnando nel 2021 il nuovo record regionale del 72,20% (+0,36% sul 2020 e +2,35% sul 2019).
A livello provinciale, l’incremento maggiore si è registrato nel territorio di Pesaro-Urbino (+ 1,3%) mentre Macerata, che rimane la provincia più virtuosa con ben il 74,56% di raccolta differenziata, registra un lieve decremento dello 0,3% rispetto all’anno precedente.
Oltre che avere una importante influenza sulla protezione dell’ambiente e sul risparmio di materie prime, il raggiungimento di maggiori standard quantitativi e qualitativi di raccolta differenziata impatta anche sul piano finanziario; essi infatti concorrono a determinare in misura inversamente proporzionale l’ammontare dell’ecotributo dovuto dai Comuni alla Regione per il conferimento in discarica dei rifiuti, oltre che definire maggiori quote di erogazione dei contributi ai comuni da parte dei consorzi di filiera CONAI, con conseguentemente impatto sulle tariffe applicate agli utenti.
Impegnarsi sempre più nel differenziare i rifiuti è quindi una buona abitudine da coltivare e sviluppare nel tempo. Le occasioni non mancano di certo, se pensiamo che oggi come oggi quasi tutto può essere riciclato: dalla carta alla plastica, al vetro, metalli, pile e batterie, oli, etc., senza trascurare la frazione organica e, infine ma non senza rilevanza, le macerie provenienti dalle aree colpite dal sisma .
Persino la raccolta dei rifiuti da “utenze Covid”, differenziata ulteriormente rispetto ai consueti materiali per ben 2 anni, dopo i necessari trattamenti sanificanti, ha reso possibile produrre un contributo ambientale positivo grazie al recupero energetico ottenuto attraverso l’incenerimento presso l’apposito impianto di termodistruzione.
La “classifica” dei materiali differenziati nella regione Marche (2021)
Tutti i dati relativi alla raccolta rifiuti e raccolta differenziata 2021 sono disponibili sul sito web dell’ARPAM, in formato aperto ed elaborabile, alla pagina aggiornata del corrispondente indicatore ambientale.
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