04.11.2022 PICCHI DI PM10: TRANSITO DI POLVERI SAHARIANE SULLE MARCHE
Nei giorni scorsi, in particolare dal 26 al 29 ottobre, la regione Marche è stata interessata, così come altre regioni d’Italia, da un importante innalzamento dei valori di concentrazione di particolato PM10 rilevati dalle centraline ARPAM della Rete di Rilevamento della Qualità dell’Aria.
Il fenomeno ha avuto origine da masse di aria calda e sabbia che si sono spostate, con venti di provenienza dal terzo quadrante SSW, dalle regioni sahariane verso il Mediterraneo, interessando così anche l'Italia.
Unitamente a condizioni meteo particolari, le particelle sabbiose hanno determinato il verificarsi di picchi di concentrazione di PM10 in quasi tutta la regione, con il picco maggiore di 116 µg/m³ registrato dalla centralina di Fabriano come media giornaliera nella giornata del 26 ottobre, seguito da quello di Ancona/Stazione e Jesi (rispettivamente 77 e 74 µg/m³), sempre nella stessa giornata.
Situazione analoga, come riferito dal SNPA, è stata riscontrata in altre regioni, a cominciare dalle regioni più a sud-ovest, già a partire dal 25 di ottobre.
Nelle Marche il fenomeno era stato osservato anche lo scorso anno, nei mesi di febbraio e giugno 2021.
Come riassunto nella infografica sottostante, il fenomeno ha interessato le giornate dal 26 al 29 ottobre. Gli effetti della massiccia presenza di polveri sottili si sono risolti già nei giorni immediatamente successivi, quando i valori registrati dalle centraline sono tornati nella norma.
Si segnala infine che, come previsto dal D. Lgs. n. 155/2010, gli sforamenti del limite della media giornaliera di 50 µg/m³ registrati in queste occasioni dalle stazioni di monitoraggio della RRQA, non vengono conteggiati ai fini della soglia dei 35 superamenti annui consentiti, in quanto dovuti a fenomeni naturali.
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