17.12.2022 INCENDIO POLLENZA: AGGIORNAMENTO DATI MONITORAGGIO ARPAM
Attività ARPAM conseguenti l'incendio sviluppatosi presso la ditta RIMEL Srl sita in Via dell'industria nel comune di Pollenza.
AGGIORNAMENTO DATI RELATIVI AL MONITORAGGIO DELL’ARIA AMBIENTE
Il monitoraggio, iniziato nel corso della fase acuta dell’incendio, è proseguito anche nei giorni successivi allo spegnimento, valutando sia la diffusione degli inquinanti gassosi che di quelli adesi alle polveri sottili (PM10). Numerose sono state le postazioni di campionamento, come indicato nella planimetria allegata (Allegato 1), individuate in base alla direzione prevalente dei venti che caratterizzano la zona e per la presenza di recettori sensibili.
Il prelievo delle polveri PM10 è stato effettuato presso la scuola materna sita in Via Europa n. 1, in località Casette Verdini nel comune di Pollenza (pos. 4) e in località Pollenza Scalo (pos 8). L’analisi delle polveri, eseguita dal Servizio Laboratorio Multisito di ARPAM, ha fornito la concentrazione delle seguenti sostanze:
- Idrocarburi Policiclici Aromatici (IPA);
- Metalli;
- Diossine e Furani (PCDD e PCDF) PCB Diossina simili (PCB DL);
Mentre le polveri PM 10, rilevate anche dal Laboratorio Mobile, non hanno rappresentato particolare criticità, in quanto la concentrazione più elevata è stata di 39 µg/m3 confrontata con un valore limite do 50 µg/m3 (Allegato 2), le classi dei composti sopra citati hanno invece raggiunto livelli importanti nell’aria ambiente, probabilmente anche in relazione alla tipologia dei materiali presenti nello stabilimento e interessati dalla combustione.
In particolare, le concentrazioni degli IPA in loc. Casette Verdini di Pollenza (Allegato 3), espresse come valori medi delle 24 ore, sono risultate apprezzabilmente superiori a quelle riscontrate nel periodo invernale presso una stazione di fondo urbano presa come riferimento (Ancona Cittadella), soprattutto nei campioni prelevati tra il 6 e 7 dicembre (6,28 ng/m3) e tra i giorni 8 e 10 dicembre 2022 (13,37 e 5,34 ng/m3). Limitatamente al Benzo(a)pirene, considerato l'indicatore principale di questa classe di composti, si evidenzia che le concentrazioni rilevate rispettano sempre il valore obiettivo stabilito dal D.Lgs. 155/2010 pari a 1 ng/m3, ad eccezione del campione n. 8475 prelevato tra i giorni 8 e 9 dicembre, nel quale la concentrazione è di 1,33 ng/m3. Va tuttavia precisato che il valore obiettivo è riferito alla media annuale.
Relativamente ai metalli, i dati rilevati come valore medio delle 24 ore, in località Casette Verdini (Allegato 3) manifestano il superamento del valore obiettivo previsto dalla normativa di settore per il Cadmio (6,67 ng/m3 nel campione prelevato tra il 6 e il 7 dicembre 2022). In località Pollenza Scalo invece, il giorno 6 dicembre, i superamenti sono stati riscontrati sia per il Cadmio (25,49 ng/m3) che per il Nichel (30,94 ng/m3) (Allegato 4). Anche nel caso dei metalli, va precisato che il valore obiettivo è riferito alla media annuale, mentre i dati del monitoraggio si riferiscono generalmente alla media delle 24 ore. In generale, confrontando i dati ottenuti con i valori caratteristici della zona, nei primi giorni di monitoraggio sono risultate particolarmente elevate le concentrazioni di Cadmio, Nichel, Piombo, Cobalto, Rame, Zinco, Stagno e Antimonio. Nei campionamenti effettuati successivamente al 10 dicembre, le concentrazioni dei metalli sono rientrate nei range di accettabilità.
La concentrazione nell’aria di Diossine e Furani e quella dei PCB diossina simili, non presenta valori limite o soglie di riferimento definiti dalla normativa di settore, tuttavia, considerato che queste classi di sostanze si sviluppano nella combustione, in modo particolare quando sono coinvolti materiali plastici, si è ritenuto opportuno procedere alla loro determinazione e a rilevarne le concentrazioni sulle polveri PM10 campionate presso la scuola materna sita in Via Europa n. 1, in località Casette Verdini nel comune di Pollenza.
La loro concentrazione complessiva può essere confrontata, in termini di tossicità equivalente (TE), con quanto riportato dalla Commissione Consultiva Tossicologica Nazionale in un parere rilasciato nella seduta del 12/02/1988, in cui ha definito un limite massimo tollerabile per PCDD e PCDF pari a 40 fg/m3 I-TE.
In un rapporto pubblicato nel 2004 in Germania dalla Commissione degli Stati Federali (LAI) per la protezione dalle Immissioni, considerando la valutazione tossicologica congiunta delle Diossine e dei PCB diossina-simili da parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, è stato proposto un limite di 150 fg/m3 per la concentrazione globale in aria di PCDD/PCDF e PCB-DL, espressi come WHO-TEQ.
Relativamente alla “Tossicità Equivalente” dei campioni, riferita alla sola concentrazione di Diossine e Furani nell’aria, si rileva un valore di 5250 fg-TEQ/m3, a significare che la tossicità del campione è dovuta principalmente a queste due classi di composti. Si rappresenta inoltre che per l’OMS, valori di tossicità superiori a 300 fg-TEQ/m3 denotano la presenza di significative sorgenti di emissione che devono essere opportunamente controllate
Dai risultati riportati in Allegato 5, per il campionamento effettuato tra i giorni 6 e 7 dicembre 2022, si riscontra una “Tossicità Equivalente” riferita alla concentrazione complessiva di Diossine, Furani e PCB-DL pari a 5307 fg-TEQ/m3; tale dato risulta particolarmente elevato, se confrontato con i valori di riferimento nell’aria ambiente sopra citati. Una diminuzione di tali inquinanti nell’aria si è avuta nelle successive 24 ore (2297 fg-TEQ/m3), ma nel campionamento effettuato tra il giorno 8 e 9 dicembre 2022 la concentrazione delle Diossine/Furani è salita a 24804 fg-TEQ/m3, probabilmente a causa delle avverse condizioni meteoclimatiche che hanno ostacolato la loro diluizione. Seppur una repentina diminuzione della tossicità sia stata riscontrata nel campione n. 8477 prelevato tra il 9 e 10 dicembre 2022, i valori di fondo della zona non comunque sono stati raggiunti.
In conclusione, si ribadisce che la qualità dell’aria riscontrata nei giorni immediatamente successivi all’incendio che ha coinvolto la ditta RIMEL Srl, ha subito importanti ripercussioni per l’emissione di metalli pesanti, Idrocarburi Policiclici Aromatici (IPA) e di Diossine e Furani in seguito alla combustione di materiali e rifiuti presenti nello stabilimento.
Le condizioni meteoclimatiche non sono state favorevoli alla diffusione dei fumi verso gli strati alti della troposfera e di conseguenza hanno ostacolato la diluizione delle sostanze inquinanti prodotte nell’incendio.
ARPAM proseguirà i monitoraggi dell’Aria ambiente fino al ripristino dei livelli di normalità caratteristici della zona in esame, per tutti i parametri determinati.
Si comunica che, quanto prima, saranno resi disponibili anche i dati relativi agli altri campioni prelevati, sia per l’aria che per le altre matrici ambientali, ossia acque sotterranee e terreni.
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