22.06.2024 MUCILLAGINI IN ADRIATICO CENTRO-SETTENTRIONALE
AGGIORNAMENTO 05/08/2024
L’U.O. Ecosistemi Marini di Arpam ha effettuato gli ultimi monitoraggi marini nei giorni 1-2 e 5 agosto.
Si sono rilevati affioramenti isolati di mucillagini a nord di Ancona.
Il materiale organico risulta aggregato a causa di venti e correnti che tendono ad organizzarlo in strie.
Tali affioramenti non sono stati rilevati a sud del capoluogo.
Le immersioni subacquee effettuate al Conero hanno dimostrato presenza di filamenti mucillagini in colonna d’acqua.
I fondali sono risultati tuttavia sgombri.
AGGIORNAMENTO 25/07/2024
In data 23/07 sono stati eseguiti i monitoraggi marino-costieri previsti dal D.Lgs 152/06.
È stato monitorato il tratto costiero marchigiano compreso tra i 500 e i 3000 m da costa, dal porto di Ancona alla foce del fiume Tronto.
Nello specifico, si è provveduto ad eseguire profili verticali CTD (parametri fisico-chimici) sulla colonna d’acqua e campionamenti d’acqua superficiale (parametri chimici e fitoplanctonici da analizzare in laboratorio) presso le stazioni (poste a 500, 1800 e 3000 da costa) che compongono la rete di controllo di Arpam.
I dati acquisiti mostrano temperature delle acque superficiali pari a circa 29 °C, decisamente superiori alla media del periodo.
Concentrazioni di clorofilla “a” bassi in superficie e più alti sul fondo indicano che la fioritura algale che ha interessato le acque marino costiere nelle scorse settimane è in fase regressiva. Ciò è confermato da assenza di colorazione anomala e da valori di trasparenza piuttosto elevati, anche sottocosta.
Non sono state rilevate chiazze di mucillagini, se non alcuni affioramenti di materiale vecchio concentrato dal vento a ridosso della diga foranea di Ancona.
La colonna d’acqua è infine risultata priva di fiocchi o filamenti.
In data 24/07 i monitoraggi marini regionali sono proseguiti verso Nord.
È stato infatti monitorato il tratto costiero marchigiano compreso tra i 500 e i 3000 m da costa, dal porto di Ancona al promontorio del S. Bartolo (tra Pesaro e Gabicce).
La colorazione verde delle acque, la scarsa trasparenza e la sovrassaturazione in ossigeno indicano che le acque nord-marchigiane sono attualmente caratterizzate da una significativa produzione primaria in atto.
La concentrazione in ossigeno è alta anche in profondità e ciò esclude che non vi possano essere rischi di ipossia sul fondo.
Si confermano valori molto elevati della temperatura delle acque superficiali che risulta compresa tra i 28 e i 29° C.
I valori di salinità a nord di Ancona appaiono significativamente inferiori a quelli tipici della stagione calda.
Ciò testimonia che le acque marino costiere delle Marche settentrionali sono interessate da input di acque dolci che, trasportando nutrienti a mare, sono la probabile causa delle fioriture in corso.
Rilevata unica stria di mucillagine a circa 2 km al largo di Pesaro. Gli affioramenti interessavano un fronte di circa 500 m e si disponevano nel letto del vento da Nord-Ovest.
La colonna d’acqua è apparsa ovunque sgombra da fiocchi o filamenti.
AGGIORNAMENTO 11/07/2024
Le condizioni meteoclimatiche di questo inizio estate, unite all’apporto di nutrienti giunti in mare con le piogge di giugno, hanno creato le condizioni ideali per la fioritura di Gonyaulax fragilis.
Questa microalga, grazie a tali risorse ambientali, ha potuto svilupparsi in modo significativo, dando origine al fenomeno della mucillagine, la quale dopo la mareggiata della settimana scorsa si era disgregata e depositata sul fondale marino.
L’ondata di caldo torrido e la calma di vento che interessano la nostra regione da lunedì scorso hanno fatto sì che in alcune zone (a nord del porto di Ancona, Senigallia, Portonovo, Sirolo e Porto Recanati) la mucillagine riaffiorasse in superficie formando aggregazioni a macchia di leopardo come nell’ultima settimana di giugno.
Se le condizioni meteo climatiche resteranno tali il fenomeno potrebbe estendersi a tutta la regione Marche.
Nei prossimi giorni, verranno effettuati ulteriori controlli per seguire l’andamento del fenomeno. Arpa Marche continuerà a monitorare la situazione per garantire la sicurezza delle acque e fornire informazioni aggiornate ai cittadini e alle autorità competenti.
AGGIORNAMENTO 28/06/2024
Le mareggiate dei giorni scorsi non hanno contribuito a migliorare la situazione mucillagini.
La presenza di strie e affioramenti di materiale in decomposizione (colore beige-marrone), specie sottocosta, sta infatti divenendo più frequente sul litorale regionale.
Affioramenti più consistenti si hanno presso i porti e le insenature naturali esposte ai venti e alle correnti dominanti.
La colonna d’acqua è tuttora interessata dalla presenza di macrofiocchi e filamenti. Il materiale in sospensione sta cominciando a depositarsi sui fondali, andando a volte a costituire una coltre di copertura per le biocenosi di fondo e intasando gli attrezzi da pesca (nasse, reti da posta, reti a strascico).
ARPAM continua il monitoraggio della situazione con il personale della U.O. Ecosistemi Marini.
22/06/2024. In questi giorni l’Adriatico centro-settentrionale è interessato dalla ricomparsa, dopo diversi anni di assenza, del fenomeno delle mucillagini.
Lungo il litorale marchigiano si sono verificati degli affioramenti di materiale mucillaginoso in decomposizione (colore beige-marrone) che il vento dominante ha concentrato sottocosta presso alcune baie particolarmente esposte.
Le osservazioni effettuate sott’acqua da Operatori Scientifici Subacquei dell’ARPAM hanno confermato la presenza al largo di macrofiocchi mucillaginosi (dimensioni 2-5 cm) lungo la colonna d’acqua.
Dall’esperienza acquisita da ARPAM nei decenni scorsi, si tratta dei primi stadi di formazione delle mucillagini; non è scontato che il fenomeno evolva verso le forme più eclatanti.
L’U.O. Ecosistemi Marini di ARPAM continua a monitorare lo sviluppo della situazione.
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