11.09.2024 ALTE CONCENTRAZIONI DI OZONO NELL'ESTATE 2024
L’Ozono è un inquinante che si forma nella bassa atmosfera a causa delle reazioni di alcune sostanze, dette precursori, in condizioni di intenso irraggiamento solare: per questo motivo tale inquinante presenta valori massimi durante il periodo estivo, quando l’intensità della radiazione ultravioletta è massima.
Elencato fra gli inquinanti normati dal D. lgs. 155/2010, riferimento vigente della qualità dell’aria in Italia, l’Ozono, a differenza degli altri, è un “secondario puro”: non esiste cioè una sorgente di Ozono, ma questo gas (tanto prezioso a livello stratosferico nel bloccare la radiazione ultravioletta, quanto irritante per uomini, animali e piante negli strati più bassi) si forma direttamente nell’aria che respiriamo dall’interazione di altre sostanze, dette “precursori”, opportunamente combinate dall’azione della radiazione solare, che favorisce le reazioni fotochimiche causa della sua formazione.
Per questo motivo tale inquinante presenta valori elevati durante il periodo estivo, quando l’intensità della radiazione ultravioletta è massima.
L’estate 2024, che i recenti rapporti del Copernicus Climate Change Service definiscono la più calda di sempre, ha visto produrre gli effetti delle temperature elevate anche sulle concentrazioni di Ozono (O3) rilevate nella regione Marche dalle 13 stazioni della rete Regionale della Qualità dell’Aria (R.R.Q.A.) dell’ARPAM e diffuse, nel periodo che va dal 1° giugno al 31 agosto, attraverso il Bollettino pubblicato sul sito dell’Agenzia.
Nei mesi giugno-agosto 2024 nelle Marche sono stati complessivamente 66 (72%) i giorni di superamento del valore obiettivo fissato per l’Ozono dalle norme vigenti (120 µg/m3), contro i 45 (49%) conteggiati nello stesso periodo dell’anno precedente.
A livello puntuale per stazione di rilevamento, 11 stazioni su 13 hanno sommato un numero maggiore di superamenti rispetto allo scorso anno, mentre sono quattro (Montemonaco, Genga, Macerata e Pesaro) le località che, alla medesima data del 31 agosto, hanno infranto il limite dei 25 superamenti annui per lo stesso valore, contro la sola stazione di Montemonaco nel 2023 e tre stazioni (Ascoli Piceno, Montemonaco e Macerata) nel 2022.
I valori più critici sono stati registrati, come normalmente accade, dalle stazioni di fondo rurale e fondo urbano, dove l’Ozono, specie nelle aree caratterizzate da forte presenza di vegetazione, acquista un tempo di vita superiore e può accumularsi raggiungendo valori di concentrazione superiori a quelli delle aree urbanizzate.
Superata inoltre a Pesaro per due giorni consecutivi (29 e 30 agosto) l’ulteriore soglia di 180 µg/m3 per la quale la normativa dispone l’obbligo di informazione alla popolazione, cosa che non accadeva in regione dall’estate 2021, mentre fortunatamente anche quest’anno nessuna stazione ha superato la soglia di allarme di 240 µg/m3.
La presenza di elevati livelli di Ozono danneggia la salute umana, quella degli animali e anche quella delle piante. Nell'uomo effetti acuti possono manifestarsi con irritazioni agli occhi, al naso, alla gola e all'apparato respiratorio, tosse. In caso di intensa attività all'aperto e sforzi fisici l'azione irritante risulta più intensa. I disturbi tendono comunque a cessare con l'esaurirsi del fenomeno delle alte concentrazioni.
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