10.10.2024 INCONSUETA FIORITURA DI POLLINI DI CIPRESSO
Vista l'importanza delle relazioni che intercorrono tra clima e ecosistema, risulta evidente come i cambiamenti climatici possano creare ripercussioni sulle biocenosi. Questo fenomeno visibile anche attraverso l’osservazione fenologica, mostra come sia mutato lo sviluppo delle piante in questi ultimi 60 anni. Non assistiamo più, ormai da tempo, ai ritmi stagionali che scandivano le fioriture delle specie vegetali tipiche del periodo.
Articolata è la stagione di fioritura di quest’anno del nostro Cipresso; infatti, da una prima analisi dei dati aerobiologici e fenologici della Rete di monitoraggio di Arpam, possiamo affermare che il mese di settembre appena trascorso è stata notata una eccezionale ed abbondante presenza di pollini di Cipresso Infatti il 29 settembre appena trascorso, è emersa con largo anticipo dai risultati delle nostre analisi aerobiologiche, un’ elevata quantità di polline di Cupressaceae in tutte le stazioni di monitoraggio.
In particolare nei nostri territori sono presenti due specie afferenti alla famiglia Cupressaceae: Il Cupressus arizonica (Cipresso dell'Arizona) e Cupressus sempervirens (Cipresso comune o mediterraneo) . Le due specie presentano periodi di fioritura differenti: il cipresso dell'Arizona è più precoce, fiorisce tra la fine di gennaio e i primi giorni di febbraio e si protrae per circa 15-20 giorni, mentre il ciclo di fioritura del cipresso comune è più tardivo e ha inizio dalla metà di febbraio e si protrae fino ad aprile-maggio. Generalmente, però, l'avvio della fioritura nel cipresso può avvenire tra dicembre-aprile, ma quest’anno ha fiorito in largo anticipo raggiungendo alte concentrazioni nelle 24 ore di campionamento, soprattutto nella stazioni di monitoraggio di Castel di Lama (AP5) e Fermo con rispettivamente: 171-252 (granuli/m3).
I motivi di un anticipo di fioritura, sono da ricercare, come spesso accade per molti processi biologici, nelle particolari condizioni meteorologiche che si sono succedute nel mese di Settembre appena trascorso e riportate nelle Figure 1-2. Infatti, la formazione dei fiori di cipresso appare legata alle disponibilità idriche del momento. L'estate 2024 è stata considerata tra le più calde. I cipressi in generale sembrano ben tollerare situazioni climatiche estreme sia di caldo che di freddo (-10/-15° C, 38°C). Durante il periodo estivo queste piante, solitamente resistenti, potrebbero aver subito uno stress da calore che avrebbe rallentato il loro sviluppo. Ma dopo il caldo anomalo la siccità, nel mese di settembre si è passati ad un rapido e brusco cambiamento delle condizioni atmosferiche, con piogge intense e repentino abbassamento delle temperature. Dopo quest'ondata di maltempo, le temperature sono tornate ad alzarsi (22°C) e in particolare nell'ultima settimana del mese di settembre. Il rialzo delle temperature - sostanzialmente miti- ha incentivato la pianta a produrre fiori maschili e dunque pollini, nonostante ancora la presenza di qualche piovasco (Figura 3).
L’incremento di casi di allergia a questo polline di Cupressaceae sembra sia dovuta all’aumento del numero delle piante poste a dimora a scopo ornamentale e alla correlazione con l’inquinamento dell’aria. Di anno in anno sembra ci sia un anticipo nell'entrata in fioritura di questa famiglia allergenica, in questo caso si tratta di un vero e proprio evento eccezionale, con conseguenze sempre più importanti sulla cittadinanza sensibile.
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