09.07.2020 IL MARE DI GIUGNO NELLE MARCHE
IL MARE DI GIUGNO: STATO DELLE ACQUE DI BALNEAZIONE E ATTIVITÀ DELL’ARPAM
Confermata all'avvio della stagione l'eccellenza del mare marchigiano
Ogni anno ARPA Marche pubblica, al termine della stagione balneare, una dettagliata Relazione sulla qualità delle acque di Balneazione, elaborata sulla base dei risultati delle attività di campionamento ed analisi, sia preventive che contestuali, svolte dai propri Dipartimenti Provinciali. Attività che perdurano quindi durante tutta la stagione e sulle quali ARPA Marche ha deciso dall’anno corrente di dare informazione puntuale, senza attenderne la conclusione, con cadenza mensile.
Come è trascorso, dunque, l’avvio della stagione 2020? Quali sono stati gli eventi significativi e gli interventi dell’ARPAM?
Il primo dato significativo si registra innanzitutto sul fronte della dimensione temporale: la stagione balneare marchigiana, infatti, ha preso avvio quest’anno soltanto il giorno 29 maggio (anziché all’inizio del mese) a causa delle restrizioni causate dall’emergenza pandemica, con un ritardo che sarà soltanto parzialmente compensato dalla proroga fissata al prossimo 11 ottobre.
All’avvio della stagione, la qualità delle acque si presentava Eccellente nel 96% dei casi e Buona nel restante 4% (vedi qui l’articolo), con caratteristiche di elevata trasparenza e altissima qualità microbiologica e un evidente miglioramento rispetto alla classificazione attribuita sulla base dell’ultimo quadriennio.
Per continuare a preservare e assicurare gli interventi necessari a mantenere tale condizione, le attività di monitoraggio condotte nel mese di giugno 2020 hanno impegnato l’ARPAM nell’effettuazione di analisi su 480 campioni di acque di balneazione, raccolti durante 354 controlli programmati e 126 suppletivi eseguiti nelle 245 acque di balneazione marine e nelle 9 interne.
I risultati ottenuti hanno confermato uno stato eccellente per la quasi totalità dei casi. Il 98% dei campioni analizzati ha infatti registrato cariche batteriche pressoché trascurabili, mentre sono stati soltanto 9 i campioni in cui sono stati riscontrati superamenti del limite previsto dalla normativa, di cui 3 raccolti nel corso di interventi programmati; di questi, uno è riferito alla prossimità della foce del fiume Musone, ove è disposto il divieto di balneazione per tutta la stagione 2020, ed uno alla foce del fiume Potenza, ove sono in corso interventi di risanamento dell’area.
Soltanto sul lago Castreccioni, da sempre caratterizzato dalla presenza di acque eccellenti, le analisi hanno evidenziato del tutto inaspettatamente un superamento dei limiti di legge; al momento in cui scriviamo sono in corso da parte dell’Agenzia le indagini più opportune per appurarne le cause e garantire i necessari interventi.
L’attività dell’ARPAM, oltre ai controlli programmati, comprende rilievi su segnalazione, interventi mirati al ripristino della balneabilità a seguito di ordinanza di divieto o controlli su lavori effettuati in corrispondenza delle acque adibite alla balneazione.
Nel mese appena trascorso non sono state ricevute segnalazioni, mentre i controlli occasionali effettuati a seguito di sversamenti hanno determinato gli ulteriori 6 superamenti dei limiti di legge, rispettivamente in prossimità del torrente Genica a Pesaro, del torrente Arzilla a Fano ed in prossimità del torrente Castellaro a Civitanova Marche, stante i numerosi eventi piovosi che si sono susseguiti nei primi giorni di giugno e che non hanno sempre consentito il processo di autodepurazione delle acque.
Infine, sono stati riammessi alla balneazione il tratto del comune di Pesaro oggetto di lavori per il ripristino del profilo della spiaggia e quello nel comune di Fano interessato dalla posa delle scogliere.
09/07/2020
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