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Terre e rocce da scavo

 

RINA   RINA certifica la conformità alla norma ISO 9001:2015 dell'attività di "Controlli ambientali su terre e rocce da scavo".
(Certificato n. 43785/23/S)
 
Il DPR 13/06/2017 n. 120 (entrato in vigore il 22/08/2017) ha come obiettivo il riordino e la semplificazione della disciplina inerente la gestione delle terre e rocce da scavo, con particolare riferimento:
  • alla gestione delle terre e rocce da scavo qualificate come sottoprodotti, ai sensi dell'articolo   184-bis, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, provenienti da cantieri di piccole dimensioni, di grandi dimensioni e di  grandi dimensioni non assoggettati a VIA o a AIA, compresi quelli finalizzati alla costruzione o alla manutenzione di reti e infrastrutture;
  • alla disciplina del deposito temporaneo delle terre e rocce da scavo qualificate rifiuti;
  • all'utilizzo nel sito di produzione delle terre e rocce da scavo escluse dalla disciplina dei rifiuti;
  • alla gestione delle terre e rocce da scavo nei siti oggetto di bonifica.

Gli adempimenti necessari ai fini della gestione delle terre e rocce da scavo variano a seconda della tipologia di cantiere ed i principali sono sinteticamente riportati nella allegata TABELLA RIEPILOGATIVA.

Si ricorda che la Dichiarazione di cui all’art. 21 del D.P.R. 120/2017 (Allegato 6) va trasmessa, obbligatoriamente al Comune e al Dipartimento provinciale ARPAM competente e preferibilmente anche ai Comuni e Dipartimenti ARPA provinciali del sito di destinazione, almeno 15 giorni prima dell’inizio dei lavori di scavo, mentre la Dichiarazione di avvenuto utilizzo (Allegato 8) va trasmessa agli stessi Enti entro il termine di validità del piano di utilizzo o della dichiarazione di cui all’art. 21 (ovvero entro la data presunta di ultimazione attività di utilizzo di cui all’allegato 6).

Nel rispetto delle condizioni previste dal DPR 120/2017 le terre e rocce da scavo sono considerate sottoprodotti e sono escluse dal campo di applicazione dei rifiuti.
Operare in difformità a quanto previsto dal D.P.R. 120/2017, incluso il mancato rispetto dei tempi di notifica, comporta, di norma, la cessazione da parte delle terre e rocce da scavo della qualifica di sottoprodotto. In questo caso la gestione delle terre e rocce da scavo rientra nell’ambito della normativa dei rifiuti, con conseguente applicazione del relativo regime sanzionatorio.

Per modifiche delle dichiarazioni e dei Piani di utilizzo e quant’altro non specificato si rimanda al DPR 120/2017.

ARPA effettuerà i controlli con costi a carico del proponente relativi alle dichiarazioni sostitutive ed ai piani di utilizzo.

NUOVA MODULISTICA:

DOCUMENTAZIONE COMPLEMENTARE:


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