30.09.2020 INCENDIO AL PORTO DI ANCONA: ATTIVITÀ E RISULTATI - AGGIORNAMENTO DEL 28/09/2020
INCENDIO AL PORTO DI ANCONA DEL 16.9.2020
LE ATTIVITÀ DELL’ARPAM E I RISULTATI AGGIORNATI AL 28/09/2020
Sono stati presentati al Consiglio monotematico aperto del Comune di Ancona tenutosi lo scorso 24 settembre le attività ed i risultati dei monitoraggi e controlli effettuati dall’ARPAM a seguito dell’emergenza relativa all’incendio al porto del 16 settembre2020.
Il Direttore generale Giancarlo Marchetti ha relazionato, su invito del Sindaco Valeria Mancinelli, informando sui tempi e modi dell’intervento dell’Agenzia, sui mezzi impiegati, sugli inquinanti indagati e sui principali risultati delle attività analitiche eseguite durante e nei giorni immediatamente successivi all’evento.
LEGGI LA RELAZIONE “ATTIVITÀ DI MONITORAGGIO DELL’ARPAM - aggiornamento 28/09/2020”
L’INTERVENTO DELL’AGENZIA
Sin dalle ore 2:00 del mattino, immediatamente successive allo scoppio dell’incendio, ARPA Marche si è attivata, in coordinamento con gli altri Enti competenti, per programmare ed effettuare un piano di monitoraggio ambientale specifico per le situazioni di incidente da incendio, organizzato secondo le due direttrici del monitoraggio esteso della matrice atmosferica e della qualità dell’aria in relazione alla possibile presenza di composti tossici, e quella del monitoraggio delle matrici suolo, acque e rifiuti per una più completa caratterizzazione e valutazione degli impatti.
Acquisite in primo luogo informazioni circa la composizione dei materiali contenuti nei capannoni, al fine di orientare le successive attività di monitoraggio, sono stati man mano posizionati ed attivati strumenti ulteriori alle normali postazioni fisse della Rete Regionale della Qualità dell’Aria (RRQA).
STRUMENTI ULTERIORI ALLE STAZIONI FISSE DELLA RRQA
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1 campionatore ad alto volume
presso il Comune di Ancona (dalle ore 4:00 del 16/9) |
1 laboratorio mobile,
messo a disposizione da ARPA Umbria (dalle ore 16:00 del 16/9) |
1 campionatore ad alto volume
presso la stazione della RRQA a Cittadella (dalle ore 13:00 del 16/9) |
8 postazioni di campionamento mobile per Cianuri
collocate in diversi punti della città e ulteriori 3 postazioni collocate nei pressi dell’area dell’incendio |
Per l’analisi di fibre di amianto e fibre di vetro sono state utilizzate le postazioni di Ancona Cittadella e del Comune di Ancona.
LA QUALITÀ DELL’ARIA
La concentrazione media giornaliera di PM10 rilevata il giorno dell’incendio presso Ancona Cittadella, è stata pari a 91 μg/m3, circa il doppio del valore limite di riferimento (50 μg/m3). Tale concentrazione è sicuramente correlata all’evolversi dell’evento, pur se valori analoghi sono storicamente presenti nella rete di rilevamento della qualità dell’aria della Regione Marche in situazioni di forte blocco meteorologico e/o eventi di trasporto di sabbia sahariana.
A partire dal 17/09 e nei giorni successivi le concentrazioni di PM10 sono progressivamente diminuite in tutte le postazioni fino a portarsi a valori attorno a 20 μg/m3.
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Il PM1 rilevato presso la stazione di Ancona Cittadella, per il quale non esiste un valore limite di riferimento normato, ha toccato un picco di concentrazione media giornaliera di 51 μg/m3, rapidamente diminuito fino a 6 μg/m3.
Gli ossidi di Azoto NO2 non hanno evidenziato particolari criticità. Il Benzene ha evidenziato il 16/9 presso Ancona Cittadella un valore di picco pari a 1,9 μg/m3 che nei giorni seguenti è diminuito fino a valori tipici di 0,5-1 μg/m3, mentre gli ossidi di Zolfo SO2 hanno subito un leggero incremento il giorno successivo all’incendio, 17/09, per tornare subito dopo a valori tipici di 1-4 μg/m3. Entrambi questi ultimi sono in ogni caso risultati inferiori ai rispettivi valori limite.
Gli ulteriori parametri monitorati hanno riguardato Diossine, Furani, PCB-DL, IPA, Metalli, COV e Cianuri.
DIOSSINE – FURANI - PCB-DL
Con il termine generico di diossine, sottoprodotti indesiderati di una serie di processi chimici e/o di combustione per lo più di origine antropica, si indica un gruppo di 210 composti chimici (di cui 17 destano particolare preoccupazione dal punto di vista tossicologico), divisi in due famiglie: le PCDD, o propriamente “diossine”, e i PCDF, o “furani”. A differenza delle diossine, i PCB (209 congeneri, di cui 12 con effetti sulla salute umana e sugli organismi analoghi a quelli prodotti dalle diossine) sono sostanze chimiche prodotte deliberatamente tramite processi industriali.
I campionamenti sono iniziati il giorno 16/09 alle ore 05:30 (1° ciclo di campionamento) e sono proseguiti nelle giornate successive a cicli di 24 ore, evidenziando valori di concentrazione massimi per diossine e furani (10 pg I-TEQ/m3) nel periodo tra il 16 e il 17/9, progressivamente ridotti fino a 0,04 pg I-TEQ/m3 in corrispondenza dell’ultimo campionamento. I livelli di i PCB-DL sono stati complessivamente inferiori a quelli di diossine e furani.
IPA E METALLI
Gli Idrocarburi Policiclici Aromatici (IPA) e i Metalli sono stati campionati presso le postazioni del Comune di Ancona e del laboratorio mobile di ARPA Umbria, collocato in Piazza San Gallo. In tutto sono stati ricercati 21 Metalli e 21 IPA.
Tra i Metalli, 6 composti (Cadmio, Cobalto, Cromo, Lantanio, Cerio e Mercurio ) non sono stati rilevati sopra la soglia di quantificazione, così come il Dibenzo(a,h)pirene tra gli IPA.
I campionamenti, iniziati alle ore 5.30 del 16/9, hanno seguito lo stesso ciclo di campionamento di diossine e furani ed hanno mostrato valori sotto i limiti normati o inferiori al riferimento OMS per quelli non normati, mostrando altresì analogie con i giorni presi a riferimento per confronto con i livelli di maggiore criticità registrati nell’ara nel corso del 2019.
COMPOSTI ORGANICI VOLATILI
I COV sono stati campionati esclusivamente presso la postazione collocata presso il Comune di Ancona. Dal giorno dell’incendio fino all’ultimo periodo di rilevazione si nota un generale calo delle concentrazioni di composti organici volatili correlata al progressivo spegnimento dell’incendio. Il livello di concentrazioni in aria risulta caratteristico delle concentrazioni statisticamente rilevate in ambiente urbano e, in particolare, i valori rilevati per i parametri benzene, toluene e stirene, sono inferiori alle concentrazioni indicate dalle linee guida OMS.
CIANURI
Nell’ambito delle sostanze volatili considerate ci si è concentrati in particolar modo sull’acido cianidrico che può derivare dalla combustione del poliuretano espanso (gommapiuma), materiale che, da quanto riferito, era presente in quantità preponderante nei locali interessati dall’incendio.
Per la valutazione dei livelli di concentrazione in aria di tale sostanza sono stati effettuati 8 rilevamenti distribuiti sul territorio; la rilevazione ha riscontrato in tutti i siti un livello di concentrazione inferiore al limite di rilevabilità strumentale pari a 5 μg/m3. Risultati analoghi sono stati riscontrati anche da campionamenti ulteriori effettuati direttamente sul luogo dell’incendio e dedicati ad una valutazione di screening delle condizioni di emissione dei cianuri generati dall’evento; le eccezioni rilevate il giorno 16/9 (12 μg/m3) e 19/9 (25 μg/m3) risultano nettamente inferiori al “Livello derivato senza effetto” indicato dall’Agenzia Europea per le sostanze chimiche (ECHA), pari a 130 μg/m3.
AMIANTO E FIBRE DI VETRO
Nelle due postazioni di rilevamento utilizzate (Ancona Cittadella e Comune di Ancona) non è stata rilevata la presenza di fibre di Amianto. Analogamente, il particolato rilevato presso la centralina di Ancona Cittadella e successivamente analizzato presso il nostro laboratorio dedicato ha escluso la presenza di fibre di vetro in aria ambiente.
Allo scopo di promuovere un monitoraggio integrato della componente ambientale con quanto predisposto per la matrice aria, sono stati predisposti anche una serie di rilevamenti sulle diverse matrici ambientali. Le indagini, per le quali si è in attesa dei risultati definitivi, hanno riguardato il materiale combusto, le acque di dilavamento, il suolo, i sedimenti, l’acqua di mare ed i mitili.
Sono infine state fornite indicazioni per il corretto smaltimento dei rifiuti combusti e non combusti, dei rifiuti liquidi costituiti dalle acque di spegnimento e per la pulizia dell’area, al fine di limitarne gli impatti ambientali.
VALUTAZIONE TOSSICOLOGICA
Le concentrazioni delle sostanze ricercate che hanno fatto registrare un valore strumentalmente rilevabile, sono risultate conformi ai limiti normativi, laddove previsti dalle norme vigenti, e comunque inferiori ai valori di qualità dell’aria ed ai parametri tossicologici di riferimento individuati dall’analisi delle banche dati messe a disposizione di Enti/Agenzie scientifiche e regolatorie, nazionali ed internazionali.
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