21.09.2020 INCENDIO AL PORTO DI ANCONA: LA RELAZIONE PRELIMINARE SULL’ATTIVITÀ DI MONITORAGGIO E CONTROLLO DELL’ARPAM
È stata consegnata al Sindaco di Ancona dal Direttore Generale Giancarlo Marchetti la “Relazione preliminare sulla qualità dell’aria” con cui ARPA Marche fornisce il quadro, aggiornato al 18 settembre scorso, dell’attività di monitoraggio e controllo svolta a seguito dell’incendio verificatosi al porto di Ancona nella notte fra il 15 e il 16 settembre 2020.
Il documento, volto a descrivere il piano di monitoraggio ambientale messo a punto dall’agenzia e fornire i primi elementi di informazione circa l’evoluzione della qualità dell’aria nelle aree circostanti l’incendio sulla base dei primi dati e informazioni disponibili, è stato organizzato presentando anche dati circa la situazione meteorologica, poiché essa rappresenta un importante elemento per la valutazione della capacità dispersiva nell’atmosfera e quindi della riduzione degli inquinanti.
L’INTERVENTO E IL PIANO DELLE ATTIVITÀ DELL’ARPAM
Attivata su segnalazione dei Vigili del Fuoco e del comune di Ancona attorno alle ore 2:00 del mattino, la squadra di pronta disponibilità del servizio territoriale del Dipartimento di Ancona ha avviato le attività di monitoraggio immediato e speditivo nonché acquisito informazioni circa la composizione dei materiali contenuti nei capannoni al fine di orientare le successive attività di monitoraggio. Nelle prime ore del mattino in collaborazione con il comune di Ancona è stato possibile installare presso la sede centrale del Comune un primo set di strumentazione per il campionamento del particolato fine e delle sostanze organiche volatili. Oltre a quest’ultimo, ed assieme alle normali dotazioni della Rete Regionale della Qualità dell’Aria, sono stati posizionati ed attivati un laboratorio mobile in prossimità della stazione ferroviaria, un ulteriore laboratorio mobile messo a disposizione da ARPA Umbria collocato in prossimità di Piazza San Gallo e otto postazioni di campionamento mobile per la determinazione delle concentrazioni di sostanze potenzialmente tossiche in aria ambiente, collocate in posizioni strategiche agli effetti dei necessari monitoraggi. Le ricerche si sono concentrate principalmente su metalli, IPA (idrocarburi policiclici aromatici), Diossine, PCB (policlorobifenili) e COV (composti organici volatili), nonché sui Cianuri che possono essere emessi dalla combustione di specifiche tipologie di materiali.
Non sono stati trascurati, infine, il monitoraggio delle acque di dilavamento dell’area dell’incendio e dei relativi depuratori interessati, nonché la raccolta - effettuata anche nel centro abitato - di polveri e campioni combusti o semi-combusti.
I DATI METEOROLOGICI
I dati misurati dalla stazione di Ancona Cittadella nella giornata del 16/09/2020 dalle ore 00:00 alle ore 11:00, individuate come le ore critiche per l’incendio, indicano una direzione del vento prevalente da ovest, sud-ovest, con velocità di bassa intensità. Nel corso della giornata e successivamente nella notte e prima mattinata del 17/09, il vento è virato alternandosi lungo la direttrice est-ovest e mantenendosi su valori di bassa velocità. La presenza di una componente E con rotazione anche verso S può aver condizionato la rotazione del pennacchio dovuto all’incendio.
SINTESI DEGLI INDICI DI QUALITÀ DELL’ARIA RILEVATI
Correlata all’evolversi dell’incendio, la concentrazione media giornaliera di PM10 ha presentato valori poco al di sotto del doppio del valore limite di riferimento (91 µg/m3 contro 50); tale valore, è peraltro da segnalare, è storicamente presente nella rete di rilevamento della qualità dell’aria della Regione Marche in situazioni di forte blocco meteorologico e/o eventi di trasporto di sabbia sahariana. I valori medi giornalieri rilevati dalla stazione di Ancona Cittadella mostrano comunque, escluso il picco nel giorno dell’incendio, concentrazioni omogenee al periodo 10-15/9 sin dal giorno successivo all’incendio.
Anche gli ossidi di Azoto NO2 misurati dal laboratorio mobile di ARPA Umbria sono risultati superiori al valore limite indicato, pur considerando tempi di mediazione diversi (le concentrazioni medie giornaliere sono state confrontate con il valore limite espresso in concentrazioni medie annuali) e che per un guasto tecnico non è stato possibile monitorare l’intero arco delle 24 ore.
Una prima lettura dei dati rilevati nella centralina fissa di Ancona Cittadella, individuata come la più significativa per l’analisi dei dati orari e medi giornalieri in riferimento alla sua posizione rispetto all’incendio, indica che l’evento è stato sicuramente rilevato dalla stazione, visti i livelli di concentrazione misurati nelle ore successive all’inizio dell’evento (PM1 maggiore di 250 µg/m3). Nelle ore successive della giornata le concentrazioni di PM1 e di Benzene si sono ridotte, sia per effetto del progressivo spegnimento dell’incendio che per un fenomeno di parziale rotazione della direzione del vento. In questo contesto si è registrato anche un forte rialzo delle concentrazioni medie orarie di SO2, che hanno raggiunto il valore massimo di 75 µg/m3 alle ore 08:00 del 17/9.
In considerazione della possibile presenza di Cianuri in aria ambiente dovuta alla tipologia di materiale presente e/o combusto nel luogo dell’incendio, ARPAM ha effettuato 8 rilevamenti distribuiti in più punti del territorio. Tale verifica ha riscontrato in tutte le postazioni un livello di concentrazione inferiore al limite di rilevabilità strumentale, pari a 5 µg/m3. Uno specifico campionamento in prossimità dell’incendio (al limite della zona accessibile), effettuato nel pomeriggio del 16/09, ha riscontrato una concentrazione pari a circa 12 µg/m3. Si noti che il parametro di riferimento per l’acido cianidrico dal punto di vista tossicologico, cioè il livello limite di esposizione per via inalatoria al di sopra della quale la popolazione non dovrebbe essere esposta per periodi prolungati, è individuato dall’Agenzia Europea per le Sostanze Chimiche ECHA in 130 µg/m3.
LA DIFFUSIONE DEL PENNACCHIO DI FUMO
Alla valutazione dell’impatto potenziale dell’evento sul territorio è stata dedicata una apposita simulazione modellistica, resa possibile grazie alla catena messa a punto nell’ambito del progetto Inquinamento Atmosferico Ancona (P.I.A.) e realizzata dalla società ARIANET s.r.l. in collaborazione con ARPAM. L’andamento delle concentrazioni medie orarie mostra che fino alle ore 08:00 del 16/09/2020 l’area di maggior impatto è individuabile sulla direttrice Est rispetto al luogo dell’incendio. A partire dalla ore successive il vento ha virato, determinando una dispersione degli inquinanti lungo la direttrice Sud-Est, Est. Verso le ore 19:00 l’ulteriore rotazione ha comportato la deviazione del pennacchio verso il mare. GUARDA IL VIDEO.
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