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Benessere organizzativo

 

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STORICO

Per benessere organizzativo si intende comunemente la capacità dell’organizzazione di promuovere e mantenere il benessere fisico, psicologico e sociale dei lavoratori per tutti i livelli e i ruoli. Il concetto di benessere organizzativo si riferisce pertanto al modo in cui le persone vivono la relazione con l'organizzazione in cui lavorano, anche e non soltanto sul piano della valutazione dei rischi, già prevista dalle disposizioni del d.lgs. 81/2008, che include quelli collegati allo stress lavoro-correlato.

Il Dipartimento della Funzione Pubblica, già nell’anno 2004, aveva emanato la Direttiva sulle misure finalizzate al miglioramento del benessere organizzativo nelle Pubbliche Amministrazioni (Direttiva 24 marzo 2004 pubblicata in G.U. n. 80 del 5 aprile 2004), includendo nelle azioni previste l’effettuazione di apposite rilevazioni. In ARPAM un primo studio sperimentale è stato effettuato nell’ anno 2005, seguito negli anni 2011-2012 da una indagine promossa dal Servizio Prevenzione e Protezione.

Il progetto ARPAM

In attuazione a quanto previsto dal d.lgs. 150/2009 e dalla legge 15/2009  in materia di ottimizzazione delle produttività del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni, ARPAM ha dato avvio nell’anno 2014 ad un proprio progetto di valutazione del benessere organizzativo promosso dal CUG (Comitato Unico di Garanzia) nell’ambito del Piano di Azioni Positive 2012/2014.
La modalità di rilevazione scelta è lo strumento del questionario anonimo, ritenendolo adatto ad una somministrazione rivolta all’intera popolazione dell’ente.
Le finalità, i tempi e le modalità di realizzazione della rilevazione sono state illustrate a tutti i dipendenti nel corso di un evento svoltosi il giorno 24 giugno 2014, che ha visto la partecipazione, come relatore, della Consigliera di Parità della Regione Marche.
Il progetto, organizzato nelle tre fasi dell’organizzazione, della effettuazione di percorsi formativi/informativi e della raccolta e analisi dei dati, ha visto sinora realizzarsi le prime due, mentre, per ciò che riguarda la fase conclusiva, sono state terminate le attività di raccolta dati (raccolta dei questionari somministrati al personale) e di elaborazione statistica dei risultati.
Il progetto si concluderà con l’analisi in chiave organizzativa dei risultati della rilevazione, da affidarsi a soggetto esterno all’Agenzia, con la successiva divulgazione dei risultati e conseguente esame delle soluzioni organizzative eventualmente suggerite dai risultati del progetto.

PIANI TRIENNALI AZIONI POSITIVE
Piano azioni positive per il triennio 2015 – 2017
Piano azioni positive per il triennio 2012 – 2014
 

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