04.09.2020 MARE E BALNEAZIONE NEL MESE DI AGOSTO
IL MARE DI AGOSTO: STATO DELLE ACQUE DI BALNEAZIONE E ATTIVITÀ DELL’ARPAM
I tecnici dell’ARPAM si sono impegnati anche nell’appena trascorso mese di Agosto nel controllo della qualità delle acque di balneazione delle Marche, raccogliendo e procedendo ad analizzare un totale di 338 campioni. È questo un numero in linea con quello del mese precedente e con le medie del periodo, che testimonia l’ottimale organizzazione di un servizio così importante in questa particolare stagione.
Le analisi hanno confermato ancora una volta la conformità generale delle acque, laddove soltanto poco più dell’1% (5 campioni) è risultato fuori norma nel corso dei campionamenti routinari e solo per brevi lassi di tempo. Si tratta anche in questo caso, secondo una criticità nota, di campioni prelevati in prossimità della foce di due fiumi marchigiani (tre ricadenti a sud della foce del fiume Potenza, prelevati in data 3 agosto, e due a monte del fiume Foglia, campionati il giorno 26), dove comunque i parametri sono tutti rientrati nella normalità entro le 48 ore.
Foto inviata al concorso SNPA #AmbienteInFoto: Le due sorelle da vicino (R. Fava)
In occasione di alcuni eventi atmosferici avversi, la balneazione è stata vietata in via precauzionale nei tratti di costa in cui si sono registrati sforamenti dalla rete fognaria.
Una colorazione anomala del mare antistante il comune di Falconara Marittima ha contrassegnato la giornata del 9 agosto, quando personale della Capitaneria di Porto ha proceduto ai rilievi del caso. Le analisi condotte da ARPAM hanno rivelato la comparsa di una fioritura di Raphidophycea Fibrocapsa japonica. Questa microalga, responsabile della colorazione anomala segnalata, è solita comparire nelle nostre acque in questi periodi dell’anno, in concomitanza con elevate temperature dell’aria e dell’acqua. L'alga non è tossica per l’uomo; è quindi innocua per i bagnanti e tende a scomparire con il mutare delle condizioni climatiche.
Il mese di agosto è stato inoltre caratterizzato dalla presenza di noci di mare e meduse su tutta la costa regionale, con particolare intensità nelle acque poste a nord.
Le noci di mare (Mnemiopsis leidyi, appartenenti al phylum degli Ctenofori) sono organismi di qualche centimetro di lunghezza che possono sembrare bolle gelatinose, innocue all’uomo perché sprovvisti di cellule urticanti. La grande tolleranza di questa specie alla temperatura la rende capace di adattarsi alle condizioni del Mediterraneo; è in grado di compromettere gli stock ittici sia attraverso una competizione per le risorse sia a causa della dieta costituita prevalentemente da uova e larve di pesce. Tutto questo fa sì che Mnemiopsis leidyi sia in grado di modificare fortemente interi ecosistemi e ridurre drasticamente l’ittiofauna delle aree che riesce a colonizzare, creando problemi non tanto di tipo sanitario ma ambientali.
Meduse Cassiopea spiaggiate. Foto di F. Magnanini inviata al concorso SNPA #AmbienteInFoto
Tra le specie di meduse che hanno popolato le nostre acque nel mese di agosto, la prevalenza si è rivelata riconducibile alla Cassiopea mediterranea (Cotylorhiza tuberculata), appartenente alla classe delle Rhizostomeae, non urticante, comune nel mar Mediterraneo ed in particolare nell’Adriatico in questo periodo. Appartenente alla stessa classe un’altra medusa avvistata nel nostro mare, la Medusa barile (Rhizostoma pulmo), conosciuta maggiormente come Polmone di mare, le cui dimensioni possono raggiungere i 50–60 cm di diametro. La specie non provoca gravi conseguenze; i suoi tentacoli di norma non risultano urticanti tranne che in soggetti particolarmente sensibili. Anche se con un numero minore di esemplari, nel mese di Agosto è stata censita nel nostro mare anche la Carybdea marsupialis, una specie di Cubomedusa della famiglia Carybdeidae che, a differenza delle precedenti, è dotata di tentacoli fortemente urticanti.
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04.09.2020
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